Scontro Miur-presidi sui corsi di recupero. Il ministero: “Iniziano i primi di settembre”. I dirigenti: “Scuole non pronte”.
ROMA – E’ scontro tra il Miur e i presidi sui corsi di recupero. L’allarme è stato lanciato dal responsabile dell’Anp del Lazio che ha ribadito come gli istituti non sono pronti per aprire le porte sin dai primi giorni di settembre.
Immediata la replica del Ministero. Da viale Trastevere hanno confermato l’intenzione di far partire questi corsi prima dell’inizio ufficiale dell’anno scolastico con il braccio di ferro che potrebbe essere risolto nelle prossime ore.
L’allarme dei presidi
Il primo a lanciare l’allarme è stato Mario Rusconi, responsabile dell’Anp del Lazio: “Stiamo dicendo ai nostri colleghi di farli slittare dopo l’inizio della scuola – ha sottolineato riportato da La Repubblica – non solo per evitare il contenzioso (sindacati sul piede di guerra per il mancato pagamento extra n.d.r.), ma anche perché gli istituti non sono pronti con il rientro in presenza degli studenti. Noi consigliamo di farli durante l’anno interrompendo le lezioni e dedicando una settimana al recupero delle carenze“.
Corsi di recupero, la nota del Miur
Immediata la replica del Ministero dell’Istruzione con una nota pubblicata sul proprio sito: “Il recupero comincerà dai primi di settembre e proseguirà anche durante i prossimi mesi, così come previsto dalle norme che regalano il nuovo anno scolastico, che sono il frutto della gestione del periodo di emergenza sanitaria vissuto dal Paese. Nessun allarme“.
E sul pagamento extra degli insegnanti il Dicastero ha precisato: “Abbiamo solo ricordato che dall’1 al 14 settembre si potranno avviare i corsi perché i docenti sono già a scuola per l’attività ordinaria“.
Possibile un incontro nelle prossime ore per cercare di trovare un compromesso per non mettere a rischio i corsi di recupero che dovrebbero iniziare nei primi giorni di settembre.
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